Dopo molto tempo torniamo a parlare di e-commerce e di metodi per poter aumentare i propri guadagni con un sito web. Un sito web, sia esso un vero e proprio e-commerce oppure un sito che utilizza le affiliazioni per monetizzare può arrivare ad un pubblico maggiore semplicemente offrendo i propri contenuti in diverse lingue. Prima di lanciarsi nella traduzione di un sito in altre lingue però occorre un’ accurata pianificazione.
Elenco contenuti
Scelta di nuovi potenziali paesi in cui vendere
La prima cosa da fare è scegliere i paesi in cui espandere la propria attività. Se abbiamo un e-commerce di prodotti fisici, quindi che non vende software, audio e prodotti digitali occorre valutare in primis le spese di spedizione. Spedire in determinati paesi potrebbe in alcuni casi non essere profittevole, i prodotti potrebbero ad esempio avere il costo di spedizione maggiore del costo del prodotto stesso e quindi non essere competitivi sul mercato di destinazione. Occorre in oltre porsi una serie di domande.
- Nel paese in cui intendo espandermi esiste già il prodotto o i prodotti che voglio vendere?
- Se esiste o esistono quali sono i prezzi?
- Sarei competitivo?
- Offro qualcosa in più rispetto ai competitor?
- In che modo riuscirei ad emergere?
Altre cose su cui riflettere sono la grandezza del mercato, ad esempio aprirsi ad un paese come il Brasile è ben diverso che aprirsi alla Lettonia. Il Brasile conta più di 200 milioni di abitanti, mentre la Lettonia sono circa 2 milioni. Ovviamente nel riflettere su questo argomento occorre anche valutare il prodotto che abbiamo; potrebbe infatti il nostro prodotto essere molto appetibile in Lettonia, e assolutamente invendibile in Brasile.
Assistenza in altre lingue
Una volta trovato il nuovo mercato in cui espandersi bisogna considerare i nuovi costi fissi che avremo per l’assistenza. Se abbiamo deciso vendere i nostri prodotti anche in Germania occorrerà avere delle persone nel team in grado di offrire assistenza in tedesco. L’assistenza spesso deve essere fornita non solo tramite ticket o email, ma anche tramite telefono. Una buona assistenza è spesso il segreto del successo di chi vende online.
Tradurre il sito in altre lingue

La traduzione del sito in definitiva è la cosa più semplice da fare, esistono moltissime imprese professionali di traduzione che operano su internet in grado di tradurre i contenuti in modo rapido e a prezzi del tutto ragionevoli. Quello che va detto però è che spesso i gestori di e-commerce per tradurre il proprio sito tendono ad affidarsi a persone non molto competenti, in questo modo si fanno un autogoal incredibile. Proporre il proprio sito con contenuti tradotti male, con errori di ortografia e con modi di dire sbagliati è l’errore più grave che si possa fare e purtroppo anche il più comune. Scegliere quindi chi è in grado di tradurre documenti in modo professionale è assolutamente fondamentale ed il consiglio è quello di rivolgersi ad agenzie professionali, con esperienza e con già un buon portfolio clienti. I prezzi per una traduzione di un testo sono molto variabili, ma considerate sempre che spendere molto poco significa avere in molti casi dei servizi molto scarsi. Chi traduce deve avere anche una profonda conoscenza della cultura del paese e non solo della lingua. Quindi è sempre bene affidarsi a dei professionisti.
L’inglese per arrivare a tutti – l’errore più comune
Uno degli errori più comuni che si fanno è quello di pensare che traducendo in inglese un e-commerce posso automaticamente aprirmi a moltissimi paesi. In effetti in Germania, Francia, Olanda, Belgio, Paesi Baltici ecc. L’inglese è molto diffuso, in pratica è diffuso in tutto il mondo, ma il ragionamento è del tutto sbagliato. I motivi sono essenzialmente due.
- Visibilità nei risultati dei motori di ricerca come Google
- Le abitudini di chi acquista online
Visibilità nei risultati dei motori di ricerca come Google
Se vogliamo vendere in Germania anche se lì in tanti parlano inglese, il nostro sito non arriverà mai nelle prime pagine dei motori di ricerca per chi naviga in Germania. Chi vive in Germania non cercherà mai un prodotto scrivendo su Google i termini in inglese. Ad esempio se cercano “vino italiano” non cercheranno mai “Italian wine”, ma eventualmente “Italienischer Wein”. Quindi il nostro sito non sarà praticamente mai trovato dai potenziali clienti tedeschi.
Le abitudini di chi acquista online
Il web in oltre ci insegna che chi fa acquisti online è abituato non solo a cercare i prodotti nella propria lingua, ma anche a leggere le descrizioni e ad informarsi utilizzando la lingua del posto. In Italia, soprattutto per i prodotti tecnologici, in molti spesso utilizzano l’inglese, ma in generale non è mai così.
Conclusioni
Provare a raggiungere nuovi potenziali clienti in altri paesi può essere una mossa molto profittevole, occorre però non buttarsi a capofitto nell’impresa. La scelta del nuovo mercato non è cosa banale e occorreranno investimenti importanti da fare in modo estremamente accurato.